Il Corriere della Sera del tredici maggio 2018 presenta un articolo che fa un po’ il resoconto delle prime giornate del Salone del libro a Torino: Visitatori in coda. Gli scrittori fanno
il tutto esaurito. Per Limonov una fila lunga 150 metri.
Io mi immagino un piccolo autore senza casa editrice scivola silenzioso, dopo una lunga fila all’entrata, nel Salone del Libro a Torino, e si aggira incredulo e sperduto
tra gli stand degli editori che accendono luci di sorprendente attrattiva. Che cosa può cercare, schiacciato da enormi masse di volumi accatastati se non un angolo di respiro per la sua vena creativa, per un impossibile barlume di speranza letteraria?
Grande è la sua inquietudine. Per cui comincia a correre; ma presto è spintonato dalle guardie che scortano numerose il nuovo Presidente della Camera, venuto al Lingotto per rappresentare le istituzioni nazionali.
Ma perché mi
allontanate? si lamenta il piccolo autore. Io sto cercando il mio angolo, che non sia quello assegnato dall’industria del libro, da chi vuole tenere tutto nell’assoluta ufficialità.
Ma tu chi sei? A quale
grande casa editrice appartieni? Quale premio nazionale o internazionale hai vinto? Il Nobel, il Pulitzer, l’Oscar, lo Strega, il Goncourt? potrebbe rispondere una delle guardie che lo hanno spinto. Ma non lo fa, deve badare prima
di tutto alla sicurezza: anche l’anonimo visitatore è da proteggere, e da controllare.
(da Diario minimo di uno scrittore esordiente, pag. 97 Giovane Holden Edizioni Ottobre 2018)
“Oggi, mentre percorrevo Rua Nova da Almada, ho notato all’improvviso le spalle dell’uomo che camminava davanti a me. Erano le normali spalle
di un uomo qualunque,la giacca di un completo modesto su un dorso di passante occasionale. Aveva una vecchia cartella sotto il braccio sinistro e batteva a terra, al ritmo della sua andatura, un ombrello chiuso, che teneva per la curva del manico nella
mano destra. All’improvviso ho sentito per quell’uomo qualcosa di simile alla tenerezza”. (67)
È proprio a costui che va indirizzata la più sorprendente
attenzione: questo individuo, unico e irripetibile, è il protagonista di ogni umana narrazione.
(da Diario minimo di uno scrittore esordiente, pag. 97 Giovane Holden Edizioni Ottobre 2018)