Diòtima oppure Diotìma

Incominciamo a chiarire dove va l'accento. 

Alla greca dovremo pronunciare Diotìma, con parola piana. Sarebbe  così la pronuncia più giusta, come afferma Luca Lattanzi in un post. <<La questione dell'accento dei grecismi in italiano è piuttosto complessa,soprattutto per quanto riguarda i nomi comuni; con i nomi propri le cose sono un po' più facili e penso che il sistema che crea meno problemi (almeno così è per me) sia quello di pronunciarli alla latina, cioè accentandoli sulla terzultima sillaba se la penultima è breve, sulla penultima se essa è lunga, perciò, nel caso specifico, Menòne e Diotìma.>>

Tuttavia è invalsa l'abitudine di pronunciare Diotima con l'accento sulla terzultima sillaba. Già l'associazione Diòtima si presenta con tale accento: <<associazione costituita nella metà degli anni Ottanta del sec. XX da alcune donne operanti in ambito filosofico all'interno dell'Università di Verona. L'associazione trae il suo nome da una figura femminile del Simposio di Platone; Socrate ne riferisce i discorsi a proposito dell'amore. Il gruppo promuove studi, dibattiti e riflessioni intesi a fondare una filosofia delle donne, “femminile”. Esponenti più note sono Adriana Cavarero e Luisa Muraro, che insieme ad altre studiose hanno pubblicato uno dei testi chiave del movimento delle donne: Diòtima. Il pensiero della differenza sessuale (1987). 

Pertanto ritengo che si possa preferire la pronuncia piana, anche se poi viene spesso da dire e da ascoltare Diòtima. 

Riporto sotto un video in cui Diotima è pronunciata con l'accento sulla penultima sillaba.

Diotìma

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