“UN ROMANZO IN CUI SI MUOVE PASSIONALE E INQUIETA L’ANIMA DI PAOLO S., IL PROTAGONISTA CHE VUOLE FARE I CONTI COL SUO PASSATO”

Dunque un romanzo in cui si muove passionale e inquieta l’anima di Paolo S., il protagonista, che giunto ai settanta fa i conti con il suo passato ideologico ed esistenziale.

Inquieta anche perché ambisce a grandi e importanti cose: rivoluzionare il mondo che gli è capitato, condividere questo impegno con altri poiché da soli non si può. Dovunque egli capiti, esercito, scuola, vita sentimentale, l’imperativo è: cambiare e lottare contro i luoghi comuni e la violenza capitalistica e borghese. Ma è costretto a fare i conti con un potere che ha lame ben affilate e tanti anni di esperienza nel sottomettere e nel mentire.

Fare una rivoluzione non violenta, quindi perfetta, è possibile?

Paolo S. evoca la figura di Gesù come guida spirituale per il viaggio alla scoperta di un modo non violento di vivere: il suo messaggio resta come faro nella notte buia che ancora stiamo vivendo.

Amare, amare liberamente con l’anima ma anche con il corpo: “La libertà dei sentimenti e la gioia della sessualità sono i primi fondamenti della non violenza” e ancora “Sesso e politica, eros e pensiero filosofico vanno insieme. Fu Platone che per primo pose in termini chiari la questione”.

Paolo S. si impegna a praticare intensamente la propria libertà sessuale – che ci viene raccontata con dovizia di particolari – e sempre cerca di confrontarsi con la possibilità di trasformare la vita sociale da campo di battaglia in un campo verde di pace e armonia, tra i sessi, tra le persone.

Un raccontare ed esplorare vivido come è nello stile dell’autore, che alla fine si confessa deluso dalla politica, dalla Storia attraverso le parole del protagonista.

 Recensione di Carla Rosco, poetessa e giornalista.

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