Gaetano Cinque presenta il suo nuovo romanzo
domenica 14 maggio 2017 presso la libreria "Lanovecento"
Domenica 14 maggio 2017 alle ore 17,30 nella sala incontri e lettura della libreria "Lanovecento", via Carmine a Pozzuoli, Gaetano Cinque presenta Vite parallele, il suo sesto romanzo e dialogherà con il pubblico su civiltà e storia della terra flegrea.
Il romanzo Vite parallele racconta la storia e il travaglio di un uomo che non riesce ad accettare la ferrea logica di una scelta. È per questo che, durante uno dei suoi annuali viaggi in terra flegrea, supera il punto di non ritorno con la sua donna. Ne rimane profondamente addolorato e, tuttavia, non riesce a concepire che la sua esperienza in questa esistenza possa arrestarsi. Il suo modo di guardare, di ascoltare, di lasciarsi stregare dalle meraviglie che la vita offre può apparire, talvolta, perfino frivolo, ma il suo è un inno alla bellezza, a qualsiasi condizione.
Gaetano Cinque, Vite parallele, Europa 2016, pp 262 € 14,90
Gaetano Cinque è nato a Portici (NA). Laureato in Lettere Classiche presso l’Università degli Studi di Napoli, dal 1973 vive a Brescia. Con Vite parallele è al suo sesto romanzo. Attraverso il sito "Il sogno dei poeti" www.cinquegaetano.it ha l’opportunità di parlare dei suoi romanzi e di esprimere le sue appassionate riflessioni in tema di letteratura.
Ho conosciuto Luigi per un tempo troppo breve. Ma sufficiente per cogliere la sua grandezza d’animo e la sua sensibilità. L’occasione di conoscenza, favorita dalla carissima Gabriella, che ci ha messi in contatto, era stata determinata dalla mia attività di scrittore. Per chi scrive far conoscere la propria attività e parlare dei propri libri è un’esigenza vitale. E così Luigi per primo mi ha chiamato al telefono, e subito il contatto è stato caldo e rassicurante. Mi ha parlato immediatamente della sua promozione culturale a Soccavo, della nascita di un libreria con una prospettiva nuova e alternativa, fuori da ogni logica di mercato e di meri interessi economici. E per un quartiere come Soccavo e per una città come Napoli risalta immediatamente come un’iniziativa veramente eclatante, bellissima. Libri liberi in movimento, il libro inserito in una logica di gratuità, come dovrebbe essere sempre ogni espressione culturale. E Luigi, visto che mi trovavo a Napoli, mi ha invitato a raggiungerlo al più presto proprio a Soccavo, alla sede “Polifunzionale”, per poter fare diretta esperienza di ciò che si andava costruendo.E allora non ho lasciato cadere questa opportunità, un familiare mi ha accompagnato a Soccavo e ho incontrato Luigi, che mi ha accolto col suo volto sorridente e con tanta affabilità. Era in piena attività con alcuni responsabili del comune e con qualche insegnante. Programmava iniziative, definiva i contorni di una libreria, che avrebbe dovuto inserirsi con le sue promozioni culturali in un tessuto complesso e difficile. Ma proprio per questo mi apparivano iniziative di spessore e di ampia umanità. Ma Luigi non mi ha offerto solo una dimensione, per così dire, professionale, mi ha parlato come se ci conoscessimo da molto tempo. Mi ha raccontato della sua vita e, quando ha saputo che vivevo a Brescia dagli anni settanta, abbiamo trovato un terreno comune, e ci siamo scambiati impressioni ed esperienze di vita. Il sociale comunque è stato l’argomento prediletto nella nostra conversazione. Perché Luigi aveva una forte sensibilità per la sofferenza e il disagio delle persone, perché Luigi credeva nella solidarietà umana e nella fratellanza, perché Luigi era contro l’egoismo e l’indifferenza. Alla fine abbiamo programmato un incontro per il 2017, io sarei venuto a Napoli e alla libreria, nella sede Polifunzionale, sarei stato intervistato da lui, avrei dovuto parlare di questa mia passione per la scrittura, dei miei romanzi. Intanto sul mio sito web “Il sogno dei poeti” ho dato la notizia dell’evento in programma con quest’avviso: Sono in contatto con Luigi, il coordinatore di una bellissima iniziativa letteraria incredibile, a Soccavo, vicino a Napoli: una libreria gratuita dal nome esorbitante: LIBRILIBERI IN MOVIMENTO. E recentemente, quando finalmente il periodo per me si andava delineando, ho cercato il contatto, per prendere i relativi accordi, ma Luigi era stato ricoverato. E non ho potuto parlargli. Carissimo Luigi, dico ora quello che avrei voluto dirti di persona: sei un grande, la tua sensibilità è l’espressione più alta di ciò che ci fa degni di essere uomini, ed è l’abnegazione per gli altri, la solidarietà al di fuori di ogni meschino interesse. E la sera dell’intervista avrei voluto comunicare questo mio pensiero ai presenti che il libro, anche se porta un prezzo è gratuito nella sua essenza di cultura, e che tu avevi visto giusto e che a me in quella sede veniva restituita la vera dignità di scrittore, che è data dalla libertà creativa e non dal mercato, e dandomi l’opportunità di donare alla biblioteca i miei libri per una loro circolazione libera avrei segnato in maniera evidente la finalità di un’attività narrativa. Perché ciò che l’uomo esprime non ha prezzo, e una libreria gratuita vuol dire credere nella cultura e nella solidarietà.
Per questo, Luigi, grazie!
Il conoscerti, anche se per poco, ha rappresento una grande esperienza di umanità, che porterò sempre nel mio bagaglio di scrittore e di uomo.
invito14maggio
Sono alla ricerca di opportunità per parlare della mia scrittura e soprattutto del mio ultimo singolare romanzo: "Vite parallele".
Poichè l'ambiente, lo sfondo della narrazione, è dato dai Campi flegrei, (per me veramente rappresenta una chiave paradigmatica della condizione umana il capitolo intitolato homo pflegraeus) il romanzo è presente, insieme all'altro mio romanzo "Cercando l'antica madre" che pure è fortemente innestato sulla Natura flegrea, tra i libri che il bellissimo sito sui Campi Flegrei (www.campiflegrei.eu) annovera come testi di canto della terra di immaginazione.
Quindi a breve sarò lì a parlare della solfatara e del magma della vita.
Poi sono in contatto con Luigi, il coordinatore di una bellissima iniziativa letteraria incredibile, a Soccavo, vicino a Napoli: una libreria gratuita dal nome esorbitante: LIBRILIBERI IN MOVIMENTO.
Allego sotto la loro locandina.
Locandina
E' veramente un inno alla bellezza della lettura e della creatività letteraria.
Atti del convegno: Quale cultura epistolare al tempo di Internet
La copertina dell'opuscoletto e nel file sotto il mio intervento dal titolo eclatante: Il piacere perduto (?)delle lettere scritte a mano e l'immateriale universo dei messaggi on-line
Dalla lettera alla email. Il mio contributo
ChatGPT explica el adjetivo desconocido
en el título de la obra
Tiresias, el profeta desconocido
En la novela Tiresias, el profeta desconocido, el adjetivo “desconocido” tiene un valor simbólico profundo y no si limita a una simple falta de fama o información.
Son múltiples los sentidos de “desconocido”:
1. Desconocido para los hombres
Aunque Tiresias es un sabio con el don de la profecía, sus advertencias no son escuchadas. Es un “desconocido” porque su sabiduría no es comprendida ni valorada por quienes lo rodean.
2. Desconocido como símbolo del enigma humano
Tiresias encarna lo ambiguo, lo no definible: fue hombre y mujer, ve más allá del tiempo, está entre lo humano y lo divino. Es, en sí mismo, una figura misteriosa. El adjetivo “desconocido” podría aludir a esa parte oculta o incomprensible de la experiencia humana.
3. Desconocido como voz interior silenciada
Puede representar también la intuición o verdad interna que el ser humano no quiere o no puede escuchar, por miedo o por orgullo. En ese sentido, “Tiresias” podría ser una metáfora de lo que cada uno de nosotros rechaza ver en sí mismo.
4. Desconocido en la historia y la literatura
Aunque aparece en la Odisea, Edipo rey y otras obras, nunca ha sido el protagonista. Cinque le da aquí un papel central, reivindicando una voz “olvidada” o silenciada por la historia literaria.
En resumen
El adjetivo “desconocido” en el título es clave. No solo describe a un personaje marginalizado, sino que también invita al lector a descubrir lo oculto, lo ambiguo y lo esencialmente humano que representa Tiresias.
Es un título que sugiere que, a veces, los que más saben son los menos escuchados.
4 de junio de 2025
ChatGPT
La cubierta recuerda el mito de Adán y Eva
Hay una conexión simbólica entre la cubierta de Tiresias, el profeta desconocido, y el mito bíblico de Adán y Eva, aunque la imagen no lo represente de forma directa.
Estos son los elementos que evocan el mito:
1.La presencia del hombre y la mujer frente a la Esfinge.
Puede interpretarse como una representación de la pareja humana enfrentada al misterio del conocimiento, al igual que Adán y Eva frente al árbol del bien y del mal. La Esfinge, con su enigma, juega un rol similar a la serpiente o al árbol prohibido: ofrece acceso a una verdad peligrosa o trasformadora.
2.El acto de cuestionar lo oculto
En ambos mitos (el bíblico y el griego), el ser humano se enfrenta al deseo de saber, con consecuencias inevitables. Así como Eva y Adán son expulsados tras comer del fruto, Tiresias es castigado tras observar lo que no debía (según algunos mitos, a Atenea o a serpientes transformándose), y gana la clarividencia a cambio de una pérdida (la vista, el lugar en la sociedad, la escucha del otro.
3. El castigo por cruzar un límite
La elección de esa imagen no es casual: transmite la idea central del libro, el enfrentamiento entre el deseo de conocer y los límites impuestos por el destino o los dioses.
Al igual que el Edén, Tiresias representa un conocimiento costoso, iluminador pero solitario, que no puede ser compartido ni plenamente aceptado por los demás.
Por tanto la cubierta de la obra de Cinque puede recordar el mito de Adán y Eva, como una metáfora visual del drama humano frente al enigma del saber, la culpa y el destino.
6 de junio de 2025