27. mag, 2017
Cogliere il senso di quello che si legge non è facile, spesso c'è una frattura insanabile tra l'immaginario di chi scrive e quello di chi legge. Se poi chi legge è una casa editrice, figuriamoci!
Credo che nel mercato letterario domini superba l'incomprensione. C'è poco spazio per la vita profonda, fatta di intuizioni e ricerca di senso. Non c'è la consapevolezza sufficiente che la letteratura è vita, e che chi crea non fa un'operazione di razionalità e realismo, bensì di rappresentazione del possibile in tutte le sue sfaccettature.