6. feb, 2017
Scrivere è soprattutto un grande impegno morale. Che cosa voglio dire? Mi sembra che la letteratura rappresenti forse l’unica vera garanzia per aprire squarci di conoscenza e comprensione di come vanno le cose nel mondo. È aprire una porta su singoli vissuti che acquistano però dimensioni universali di interpretazione, che nessun sistema teorico e scientifico potrà mai riuscire a rappresentare. Perché i sistemi sono già universali, la letteratura parte invece dal particolare e il particolare è vita ed entrare in quella vita è capire le ragioni e i sensi e i significati profondi. Ecco perché mi piace la poetica del vero. Mi spinge ad un impegno ed io scrivo per militanza, per coerenza, per conoscere e comprendere, ma non l’astratto, l’immateriale, il futile. È la realtà che urge e si fa avanti e mi interroga ed io la rappresento e nel rappresentarla mi vedo e mi immedesimo ed entro nei meandri nascosti della vita.