Il mio nuovo romanzo

MODELLE PER EGON SCHIELE

RECENSIONE DI CLAUDIA FORCIGNANO' SU CORRIERE SALENTINO.IT

SINOSSI

 

Egon Schiele (1890 – 1918) è stato un pittore prolifico. Si contano migliaia di disegni acquarelli tele. Pur con una vita breve si è espresso in maniera esuberante e originale. Sono dominanti le rappresentazioni isolate di figure femminili colte in diversi atteggiamenti spesso nude o con succinti abbigliamenti. Sono pose provocatorie o volutamente disorientanti. Lo sguardo di queste figure è diretto quasi come sfida verso l’osservatore.

Per i suoi disegni Schiele si è avvalso come modelle di figure femminili che lui in qualche modo coinvolgeva o per rapporti familiari e sentimentali, o per disponibilità a pagamento in quanto prostitute. Ecco allora che compaiono tra le sue rappresentazioni oltre alle anonime prostitute, la sorella Gerti, l’amante Wally Nauzil, la cognata Adele, la moglie Edith.

Subito le sue opere provocarono scandalo e reazioni perbeniste nell’Austria di inizio novecento. Fu accusato di pornografia e subì un processo dopo aver vissuto ventiquattro giorni in carcere.

Ed è su questo aspetto che si sofferma il breve romanzo Modelle per Egon Schiele.

Si può parlare effettivamente di  pornografia a proposito di Egon Schiele? Oppure bisogna saper andare oltre l’apparenza e leggere il profondo disagio che i suoi personaggi esprimono? Il senso comune, nonostante gli studi di Freud sulla libido, pone l’accento sull’immoralità delle pose dei ritratti e perde di vista il messaggio di straordinaria modernità che l’arte di Schiele esprime. 

La narrazione della vita di Schiele e del suo rapporto con l’arte e le donne s’intreccia con quella attuale relativa alla stesura del romanzo.

Riccardo, scrittore poco affermato, intende scrivere di Schiele perché sente il pittore molto vicino alle sue tematiche letterarie, ma ha bisogno della supervisione di un’esperta che identifica in una sua vecchia fiamma, Aurora, che raggiunge a Milano.

L’aiuto in realtà risulta alla fine poco efficace, anche perché lo scrittore non riesce a tenere separate le due vite, la sua e quella di Schiele.

La conclusione del libro è sorprendente e inaspettata.   

 

 

 

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