Il romanzo oggi è il grande contenitore, che può accogliere qualsiasi contenuto. Però non basta dire che è scritto in  prosa (ci sono anche romanzi che si presentano in versi liberi come la ballata di Stefano Massini Qualcosa sui Lehman, che è stato il secondo testo premiato al Campiello 2017), deve avere delle caratteristiche che lo distinguono dagli altri testi in prosa, in particolare la fiction, l’immaginazione di vicende, che vengono raccontate in maniera ordinata oppure disordinata, con comprensibile sviluppo o con caotica sovrapposizione di piani, ma che tutte portano da qualche parte, anche se spesso si è in presenza di un labirinto senza apparente uscita. Non c’è un modello unico di rappresentazione della realtà, e comunque a seconda della curvatura che presenta, è invalsa l’abitudine di aggiungere un aggettivo per meglio far intendere l’ambientazione e lo sviluppo della vicenda. Il romanzo come genere attira, perché è svincolato da qualsiasi regola formale, spesso appare anche un laboratorio linguistico.