2. dic, 2017

Saffo, Poesie

Sto leggendo questo libro e volevo condividere questa citazione.

 

"Con i classici il nostro dialogo è eterno. Sono inconsumabili, nati in una stagione della storia eppure associabili a tutte le stagioni che poi verranno. La definizione stessa di classico deriva da un “ordine" che pone al vertice il “canone”, la misura cioè di quel che verrà posto a modello da imitare nella scrittura. Perché il concetto stesso di “canone” e di classico si collega a quello di “imitazione”, paradigmatico cardine della Poetica di Aristotile, il Tolomeo della letteratura greca, sistematore dei generi della classicità. Il ritorno a leggere i classici si raccomanda sempre ad ogni stagione di decadenza non solo creativa, di mortificazione della fantasia e sua soggezione a qualche potere. E sempre nel rapporto col Potere che si gioca la salute e la forza della letteratura. E oggi questa rilettura suona di particolare urgenza, nella umiliata situazione di dipendenza della scrittura dal potere mediatico, che appiattisce il gusto su modelli di massa di bassa qualità, per potersi fare mercato globale." (da "Poesie (eNewton Classici)" di Saffo)

 

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